“PERCHE’ DI MAFIA NON SI PARLA MAI ABBASTANZA” – 18 OTTOBRE 2014; ARTICOLO DI OMAR GAMBA

Sabato 18 ottobre, nella Sala del Camino di Macherio, si è svolto l’evento sull’infiltrazione mafiosa in Lombardia.
A molti potrebbe non interessare, ma comincia proprio col disinteresse dei cittadini una sorta di complicità con la criminalità organizzata: sì, sono parole dure, ma è così, la gente ha snobbato un evento al quale avrebbe dovuto partecipare numerosa per il bene della collettività. Così non è stato, ma l’evento è stato comunque un successo.

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Stefano Prandini, coautore del saggio “Mafie all’Ombra del Torrazzo” e membro dell’associazione ARCI Bassa Gussola, illustrava le tristi realtà della presenza mafiosa nelle terre del Nord Italia.

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Ivano Mingotti faceva da relatore e forniva alcuni dati: 150 mld di bottino annuo delle associazioni mafiose, un terzo delle aziende del sud Italia ormai in mano a influenze mafiose. Prandini annuiva e prendeva la parola.

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In particolare la conferenza si rivolgeva alla presenza mafiosa scovata da indagini svolte nel territorio dell’Emilia occidentale e della Lombardia meridionale: vi sono famiglie di varie zone che operano nelle zone a cavallo del Po, dove si alternano stagioni di fuoco e stagioni di invisibilità: quest’ultime in quanto non v’è bisogno di faide sono le più pericolose, poichè è il momento in cui gli affari sporchi girano di più.
Tra le varie categorie mafiose, la ‘Ndrangheta è quella più operativa nelle zone del Nord, questo poichè sfruttano una diffusione policentrica di tipo orizzontale. Questo metodo favorisce anche la comunicazione tra le varie famiglie ndranghetiste.
Il controllo economico è certamente un grosso affare in zone ricche e dove il denaro gira. I metodi di riciclaggio del denaro sporco sono attuati molto e in modo studiato da non destare sospetti.
In effetti il territorio in questione è molto invaso dalle mafie, che operano molto, anche se il popolo si crede immune per false informazioni, o quantomeno scarse informazioni: il merito del saggio in questione è quello di aprire gli occhi su una realtà attiva e esistente.
L’infiltrazione è ormai passato, ora si deve considerare un vero e proprio insediamento mafioso nelle zone del Nord Italia.
Il lavoro in questione, “Mafie all’ombra del Torrazzo”,  è costituito anche dalla raccolta di vari articoli di giornali, che dai primi anni ’90 hanno testimoniato di regolamenti di conti e altre attività si stampo mafioso che sono avvenuti nelle zone in questione. Per esempio a Cremona, che si considerava un’isola felice, contaminata anch’essa dal triste fenomeno; così l’indifferenza della gente favorisce ulteriormente questi fenomeni.

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Va notato che la Lombardia è la quinta regione in Italia per sequestri di beni mafiosi: è un fatto che deve far riflettere.
Tra le attività preferite dai mafiosi vi è il riciclaggio di denaro sporco tramite pseudoattività costruite ad hoc; prestiti economici con tassi da usura; appalti a prezzi irrisori; smaltimento rifiuti; controllo dell’immigrazione e degli scafisti.
Altre cose si andrebbero ad accumulare oltre a queste, come il recupero crediti, il gioco d’azzardo, il narcotraffico.
Tutto ciò finisce inoltre per strangolare anche l’economia legale in quanto non può competere con quella clandestina, che non ha il “bisogno di guadagnare”, in quanto operante per il mero riciclaggio.
Molti comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, molti voti comprati, molte cose che non vi è spazio sufficiente per raccontare.
Solo una cosa si deve fare, accorgersi e respingere questa presenza mafiosa. Far trionfare la legalità in zone dove comunque tutto è ancora velato di una certa moralità, dove un omicidio può ancora far rumore e dove la cultura può giocare un ruolo fondamentale.
Consonni, neo-assessore alla cultura di Macherio, presente in aula, sosteneva che il suo comune ha degli sgravi fiscali per chi non fa uso di slot machine nei propri locali: in effetti anche il gioco d’azzardo è parte del business mafioso. Come appunto una piovra che ha i suoi tentacoli ovunque, anche la nostra cara zona tanto snob ha insediamenti mafiosi: è da sapere!
Edilizia: altro campo invaso, con costruzioni iniziate e mai finite, copertura di facciata, spesso, di riciclaggio: guardiamoci intorno, dove non ci sono cantieri abbandonati? Attenzione!
Si citava infine Leonardo Sciascia che ha descritto molto bene certi argomenti e s’è beccato tante denunce.
No, non si può più dire, neppure al Norditalia, che la mafia non esiste.
La conferenza terminava tardissimo, alle 0.00.

O.G.

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